30 marzo 2014

Una nuova area per Petronilla, Zoe e Martina, tre femmine di orango del Bioparco di Roma


Roma, 30 marzo 2014 - Inaugurata nei giorni scorsi la nuova area per Petronilla, Zoe e Martina, le tre femmine di orango del Bioparco di Roma. Un nuovo exhibit di 500 mq, tra spazi interni ed esterni, per 5mt di altezza, dove potranno arrampicarsi sui grandi tronchi presenti e muoversi.
A presentare la nuova struttura alla stampa c’erano grandi nomi di esperti di zoologia e del mondo dei primati: Federico Coccìa, presidente del Bioparco di Roma, Fulco Pratesi, presidente del WWF Italia, Elisabetta Visalberghi, esperta del mondo dei primati del CNR, l’etologo Enrico Alleva e Tullio Scotti, direttore del Bioparco.

Federico Coccìa e Tullio Scotti

Grande l'emozione e la commozione di Federico Coccìa al momento del taglio del nastro, che lo ha commentato dicendo "questo è il piu bel giorno della mia vita!"
Finalmente visitabile, il nuovo habitat ha una grande vetrata di 15 m, che permette al pubblico una vista molto ravvicinata. Lo spazio esterno dei primate è collegato con quello interno attraverso un passaggio aereo di 14 metri. All’interno dell’area gli oranghi hanno a disposizione alberi, tronchi, corde e piattaforme in legno per muoversi, riposarsi e posizionare il nido, proprio come accade in un ambiente naturale.

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Foto
: © Ph. Monica Palermo

28 marzo 2014

Il Tricolore sventola sul Museo Storico dei Bersaglieri di Roma


Roma, 28 marzo 2014 - Da oggi anche il Museo storico dei bersaglieri di Porta Pia ha il Tricolore. Una cerimonia solenne oggi per l'alzabandiera alla presenza dei bersaglieri della sezione di Roma Capitale e di Pomezia, con il presidente Massimo Flumeri e il capo fanfara Renzo Tomò. L'evento è iniziato con un discorso del colonnello bersagliere Nunzio Paolucci, direttore del museo. Don Emanuele Daniel, Parroco di S. Giuseppe sulla Nomentana, ha benedetto i presenti e le bandiere, che sono state posizionate poco dopo, da alcuni militari, sul pennone della vela di Michelangelo. Nell'attesa è stata letta la Preghiera del Bersagliere, dalla funzionaria Anna Di Carlo e dal Bersagliere Antonio Abbadessa. I fanti piumati hanno poi cantato l'inno di Mameli accompagnati dalla tromba del bersagliere Massimiliano Giustiniani.

Ad assistere alla manifestazione anche una classe elementare, a cui i bersaglieri hanno fatto indossare il loro cappello piumato.

Quello di oggi è stato un momento importante per il Museo, oltre ad avere il Tricolore, sarà messo a disposizione del pubblico la mattina dei giorni feriali, gratuitamente.


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Foto: Ph. Monica Palermo

12 marzo 2014



Roma, 12 marzo 2014 – È stato inaugurato, qualche giorno fa, il primo Museo del Crimine Ambientale (MACRI) realizzato dal Corpo forestale dello Stato e dal Bioparco.
A tagliare il nastro erano il capo del Corpo Forestale dello Stato, Cesare Patrone, il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina e il Presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale, Athos De Luca. Presente all’inaugurazione anche Renato Grimaldi, direttore generale per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente.



Il museo, unico nel suo genere in Europa, ha l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico sui reati che spesso deturpano il patrimonio ambientale. Basti pensare che, nel corso dei primi sei mesi del 2013, il Corpo forestale dello Stato nei suoi molteplici settori di intervento ha complessivamente accertato 5.095 reati ambientali e 13.970 illeciti amministrativi.

La struttura è divisa in sette sezioni: incendi, inquinamento e rifiuti, bracconaggio, taglio illegale, Cites, maltrattamento animale e tecniche investigative. I visitatori possono così conoscere più da vicino la gravità di fenomeni come il commercio illegale di fauna e flora in via d’estinzione attraverso reperti provenienti dalle innumerevoli operazioni di polizia giudiziaria effettuate dal personale del Sevizio CITES del Corpo forestale dello Stato negli ultimi venti anni. immagini, e ambientazioni. Queste attività, che sono spesso associate alla criminalità organizzata, mettono in risalto gli strumenti di cui dispone lo Stato per combattere simili forme di illegalità.

Il Macri si sviluppa su circa 400 metri quadri in cui sono stati ricreati numerosi contesti ambientali che rappresentano i fenomeni criminali e i danni prodotti sull’ambiente. Il visitatore è accolto da un breve filmato in cui l’etologo Danilo Mainardi interviene sulle tematiche del Museo. Il percorso è corredato da diversi pannelli in duplice lingua che offrono per ogni argomento una spiegazione chiara, arricchita da dati e curiosità.

L’iniziativa è stata supportata dall’Agusta Westland, una società Finmeccanica, azienda leader nel mercato elicotteristico mondiale, che ha anche fornito in esposizione temporanea al Bioparco di Roma un Elicottero AgustaWestland mod. 109AII, con la livrea attualmente in uso sugli elicotteri AW109N in dotazione al Corpo forestale dello Stato utilizzati per le indagini ambientali.

Il Centro di Referenza Nazionale di Medicina Veterinaria Forense dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana ha invece realizzato l’allestimento della Scena del Crimine, una teca esplicativa nella quale vengono illustrati i compiti del medico veterinario forense, del biologo, del genetista e del chimico, che riescono a risalire al colpevole dell’eventuale reato attraverso specifiche indagini di laboratorio sull’animale e sui reperti rinvenuti sulla scena del crimine.

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