30 aprile 2017

Storia di strada, di condivisione e ascolto

Roma. Sto in giro, vicino a me l'autobus che mi porta a Trastevere, dove ogni tanto vado alla mensa di Sant'Egidio a mangiare. Che faccio lo prendo? Si, decido di prenderlo. Sono le 18,30, la mensa alle 20,00 chiude. Ci sta da aspettare prima che parta.
Ci vorranno poi quaranta minuti buoni per arrivare alla fermata di Trastevere. Per strada ci sta traffico. Ecco sono arrivata, scendo, ho deciso di farmela a piedi.
Trafelata arrivo a via Dandolo, è qui che sta la mensa, proprio dietro al ministero pubblica istruzione. 

Non manca molto alla chiusura ma ho fatto in tempo. Sbircio i tavoli e in uno ci sta Alessio (nome fittizio) un mio "amico" senza fissa dimora. Ogni volta che mi vede mi racconta un pezzo della sua storia. Alcune cose non quadrano, ma non è un problema, a lui va di raccontarsi, lo ascolto, proprio a me che quando vado a mangiare lì voglio stare in silenzio. Amen.
Lui ha già finito di mangiare, ma dice che rimane a tenermi compagnia, e inizia a raccontarmi alcune delle sue peripezie, alcuni suoi trascorsi.

Finito di mangiare mi propone di andare a piazza Venezia, li vicino ci sono delle signore che danno buste con viveri, panini, frutta, caramelle. Io ho già mangiato e sto a posto cosi, ma ci tiene a portarmi e per me è di strada. 
Ci avviamo quindi alla fermata del tram che ci porterà a piazza Venezia.
Purtroppo, sono le 20,20, siamo arrivati tardi, è tutto finito, la signora che distribuisce i viveri gli da le ultime due banane. 
Alessio ci è rimasto male, vuole a tutti i costi dividerle con me. Me ne da una. Poi dispiaciuto che non ci stava null'altro si mette a rovistare nel suo zaino e mi porge un panino che gli avevano dato oggi. Gli dico che non c'è bisogno, che ho già mangiato, ma insiste, lo prendo. Sul tram mi ha pure dato due cioccolatini. 

Lo ringrazio, me ne vado e mi incammino verso casa. 


E si, io nella mia sfortuna ho la fortuna di dormire in una casa, in un letto, lui dormirà per strada, ora che la stagione lo consente. Quando farà più caldo si sposterà a Ladispoli.

di Monica Palermo

L'artista francese #invader è passato per Ponte Milvio. E nella vostra città?

Roma, aprile 2017
@Invader è passato per Ponte Milvio. Nella vostra città è passato?
#invaderwashere
È un artista urbano che incolla personaggi da e ispirati al videogioco arcade Space Invaders del 1978, formati da piccoli piastrelle colorate quadrate disposte a mosaico per formare sul muro un personaggio del gioco. Ha prodotto opere di questo genere in tutto il mondo a cui ha dato il nome di "Invasione", con libri e mappe su dove trovare ogni opera[1].



Cambio utilizzo del mio blog

Roma, 30 aprile 2017 - Finora ho pubblicato miei quadri, mie fotografie, ora invece voglio modificare l'utilizzo di questo mio blog, implementandolo con mie notizie quotidiane, notizie prese dal web, insomma ancora non so bene, vedrò strada facendo... Avete suggerimenti da darmi? Che poi chissà se questo blog è seguito e da quanti

L'immagine è stata realizzata da me utilizzando elastici di varie misure, 
mi fa piacere se l'utilizzate, ma fatela viaggiare insieme al mio nome, grazie!

01 aprile 2017

Protocollo d’intesa tra conservatorio di musica San Pietro a Majella e la S.O.F.I.A. Onlus

di Antonio Grilletto



Napoli, 1 aprile 2017 - Nella prestigiosissima e ultracentenaria biblioteca del conservatorio di musica del San Pietro a Majella, ha avuto luogo la sottoscrizione di un importante protocollo d’intesa, tra il conservatorio e la S.O.F.I.A. Onlus. L’accordo è sotteso al dialogo in un’ottica artistica-culturale di riflessione sinergica che rappresenti uno stimolo in funzione di obiettivi artistici formativi allargati alla collettività.

Al tavolo dei sottoscrittori, per il conservatorio di musica San Pietro a Majella, il direttore Elsa Evangelista mentre per la S.O.F.I.A. Onlus la stessa presidente Sofia Bianco.
In particolare tra le righe del protocollo è previsto, tra l’altro, che l’Associazione S.O.F.I.A. si impegna ad aderire alle proposte artistiche del conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli per: diffondere e rafforzare attraverso un approccio  concordato e semplificato, la pratica del canto corale nelle sue espressioni più varie e piacevoli nel contesto delle buone tradizioni, onde offrire ai ragazzi, ai giovani ed alle persone svantaggiate e bisognose, spesso vittime del gioco compulsivo, nuove opportunità di partecipazione e fruizione di momenti artistici e dei tesori professionali esistenti in Italia; contribuire a sostenere le famiglie intervenendo con organizzazioni sociali, artistiche e sanitarie e/o altre istituzioni per agevolare l’accoglienza e la fruizione dei servizi; valorizzare la partecipazione agli eventi artistici durante l’associazionismo familiare, sociale e sportivo, svolgendo un'azione rivitalizzante di grande effetto per la tutela della salute dei minori e delle famiglie; promuovere, accanto alle attività artistiche, l’informazione, la divulgazione e la sensibilizzazione dei giovani circa l’utilizzo responsabile del denaro.

Previste anche iniziative artistiche ed educative finalizzate all'accoglienza, alla solidarietà ed alla prevenzione. 
In particolare, il protocollo d’intesa consentirà di favorire e attivare importanti discussioni per: 
  • creazione delle basi teoriche e pratiche per la progettazione di piccoli e grandi gruppi corali nelle scuole e nelle comunità locali perché il coro si fonda sulla consapevolezza del valore socialmente attivo della musica che induce un senso di comunità fra persone che si incontrano, si confrontano e si sentono valorizzate; 
  • sostegno all’attività corale, che ha funzione socializzante, aggregante, liberatoria, promuove anche finalità sul piano cognitivo, stimolando capacità di attenzione, ascolto, turnazione; 
  • la pratica del coro  sviluppa la sensibilità artistica e affettiva nei ragazzi, abitua alla collaborazione di gruppo, allo scambio, al sostegno ed al rispetto reciproco; suscita la voglia di cantare insieme e migliorare il rendimento; 
  • conferenze o/e consulenze scientifiche con la presenza di esperti di vari settori (artistico, musicale, sanitario, scolastico, operativo) capaci di coinvolgere anche le famiglie; 
  • interventi di consulenza alle famiglie in difficoltà con interventi integrati, se necessari, da parte della rete di professionisti competenti coinvolti; 
  • raccolta e diffusione di conoscenze e buone pratiche sui temi artistici e della legalità; 
  • interventi di orientamento nelle scelte istruttive e formative per i giovani; 
  • percorsi artistici e folcloristici per il miglioramento delle relazioni e per il benessere personale.




Preliminarmente all’attuazione di tutte queste particolari e complesse iniziative il conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli e la S.O.F.I.A. Onlus vi danno appuntamento alla seconda edizione del Premio Internazionale S.O.F.I.A. in agenda per il 21 aprile, con inizio alle ore 1730, nella Sala Scarlatti. Presenta Gabriele Blair.

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Articolo e immagini di Antonio Grilletto