"Un amore grande grande grande"
quadro realizzato durante la performance al Facebook Megaparty di Roma
acrilico, 100x100cm
© Monica Palermo - all rights reserved
Facce da Facebook romane: a Tor di Quintoquadro realizzato durante la performance al Facebook Megaparty di Roma
acrilico, 100x100cm
© Monica Palermo - all rights reserved
di Laura Bogliolo
ROMA (12 ottobre) - Martina stringe tra le mani un fiammiferino impolverato. L'ha tenuto nel cassetto della scrivania per anni. Quel pupazzetto glielo regalò Davide. Era il suo compagno di banco alle elementari. «Quell'amore – racconta – che provi per la prima volta, quando, a 10 anni, sfiorarsi la mano significava emozionarsi». Aspetta con ansia il suo arrivo. Cellulare acceso e bluetooth attivo. Martina aspetta il segnale: «Un messaggio con la scritta "Dado è dietro di te"». E così è stato. A mezzanotte, come una Cenerentola al contrario, Martina ieri ha incontrato dopo anni il suo primo amore. «E tutto grazie - spiega - a Facebook!». Il social network che ieri è stato festeggiato allo Spazio Zero Village di Tor di Quinto da migliaia di appassionati nel primo I Love Facebook Party romano. Un raduno che sa di nostalgia, tra foto ricordo con i compagni delle elementari ritrovati grazie al miracoloso Search, vecchi amori accettati tra “gli amici” e altri rifiutati. Il raduno è partito dall'idea di Giovanni Simone, 27 anni, responsabile informatico. E il tam tam sui pixel non ha deluso.
Meglio di Chi l'ha visto?. Per qualcuno Facebook, creato nel 2004 da Mark Zuckerberg, all'epoca diciannovenne e studente presso l'università di Harvard (oggi 23 anni e 785° nella lista Forbes degli uomini più ricchi), «è meglio di Chi l'ha visto!». Per altri il social network senza più rivali dopo aver battuto MySpace è una vera droga.
Come una droga. Giordana Grossi, 27 anni, studentessa di Scienze Motorie ammette: «è come una droga, sei ore al lavoro e sei ore su Facebook». E per condividere il suo status di appassionata si è iscritta al gruppo Prima di Facebook avevo una vita. Droga sì, ma a buon fine. Grazie al social network ha ritrovato i compagni del liceo Annibale Maria di Francia nel quartiere San Giovanni. Prima il contatto sul web, poi la cena per rivedersi. «C'è una rincorsa all'amicizia su Facebook - spiega - è una catena che ti porta a riscoprire i volti di quando eri bambina e a condividere con loro le esperienze di oggi».
Umani, troppo umani cercano contatti sul web. Affamati del quel ricordo che stringono dai tempi dell'infanzia. Tra i primi baci dati dietro una lavagna, le prime amicizie «vere» e la voglia di tornare un po' bambini. Il popolo di Facebook alla romana tra sorprese e qualche delusione, mentra la musica dei Queen inonda i tremila metri quadrati dello Spazio Zero Village, tra quadri a forma di cuore della pittrice Monica Palermo,... (segue)
(tratto da Il Messaggero, http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=32678&sez=HOME_SCIENZA)
Meglio di Chi l'ha visto?. Per qualcuno Facebook, creato nel 2004 da Mark Zuckerberg, all'epoca diciannovenne e studente presso l'università di Harvard (oggi 23 anni e 785° nella lista Forbes degli uomini più ricchi), «è meglio di Chi l'ha visto!». Per altri il social network senza più rivali dopo aver battuto MySpace è una vera droga.
Come una droga. Giordana Grossi, 27 anni, studentessa di Scienze Motorie ammette: «è come una droga, sei ore al lavoro e sei ore su Facebook». E per condividere il suo status di appassionata si è iscritta al gruppo Prima di Facebook avevo una vita. Droga sì, ma a buon fine. Grazie al social network ha ritrovato i compagni del liceo Annibale Maria di Francia nel quartiere San Giovanni. Prima il contatto sul web, poi la cena per rivedersi. «C'è una rincorsa all'amicizia su Facebook - spiega - è una catena che ti porta a riscoprire i volti di quando eri bambina e a condividere con loro le esperienze di oggi».
Umani, troppo umani cercano contatti sul web. Affamati del quel ricordo che stringono dai tempi dell'infanzia. Tra i primi baci dati dietro una lavagna, le prime amicizie «vere» e la voglia di tornare un po' bambini. Il popolo di Facebook alla romana tra sorprese e qualche delusione, mentra la musica dei Queen inonda i tremila metri quadrati dello Spazio Zero Village, tra quadri a forma di cuore della pittrice Monica Palermo,... (segue)
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