25 maggio 2014

Droni che passione! A Roma il primo salone sugli aeromobili a pilotaggio remoto

di Monica Palermo

Roma, 25 maggio 2014 - Solo nella giornata di ieri piu di 2000 presenze tra i 34 stand del Roma Drone Expo&Show, il primo “salone aeronautico” sui droni in Italia. Una manifestazione di due giorni che ha visto protagonisti i droni, con dimostrazioni e workshop per spiegare al pubblico il loro utilizzo, con workshop di approfondimento che hanno spaziato dalla normativa italiana che regolamenta l'utilizzo di questa nuova tecnologia, all'utilizzo nelle attività investigative e nella lotta ai traffici clandestini.

Media partner della manifestazione la rivista dell'Aeronautica militare, presente con uno stand per spiegare l'utilizzo di questa nuova tecnologia in ambito militare, a terra ci stava il Predator, drone usato per la ricognizione in Afghanistan, la cui configurazione e utilizzo in ambito ricognitivo veniva spiegato dai militari del 16 stormo.
Altro media partner presente con uno stand era il mensile ufficiale della Polizia di Stato, “Poliziamoderna”, che sul numero di giugno 2014 dedicherà un ampio speciale in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il personale della Polizia di Stato dell'8 reparto volo di Firenze stava a disposizione del numeroso pubblico per dare spiegazioni in materia di controllo aereo. 
Nel corso dell’expo ci sono state una serie di dimostrazioni, conferenze e workshop dedicati a questo fenomeno in costante evoluzione nel nostro Paese. Proprio per questo motivo l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, lo scorso 30 aprile ha pubblicato un codice di regolamentazione, rimandando al prossimo settembre l’uscita di una circolare esplicativa per fare chiarezza nel mondo del volo remoto.

Grande interesse ha suscitato il workshop di sabato su i “Droni e sicurezza. Prime applicazioni degli UAV in Italia per le attività investigative e nella lotta alla criminalità e ai traffici clandestini”, dove le Forze Armate e le Forze di Polizia si sono confrontate sull'utilizzo degli aeromobili a pilotaggio remoto (APR). Moderatore del workshop è stato Luciano Castro, presidente del “Roma Drone Expo&Show” e associazione Ifimedia.
Ad aprire il seminario è stato il prof. Massimiliano Lega, dell'università Parthenope di Napoli. A turno hanno poi preso la parola i militari dei vari corpi presenti.
Per l'Esercito il tenente colonnello Marco Ricci dello SME ha introdotto il tenente colonnello Vincenzo Spanò del 41 reggimento "Cordenons" di Sora, che ha spiegato come sono classificati gli APR, illustrato quali sono in dotazione dell'esercito italiano e in che ambito vengono impiegati, mostrando con slide e filmati in cosa consiste una tipica missione di volo. Per la Polizia di Stato il dott. Paolo Orlando ha spiegato in quali ambiti della sicurezza potrebbero essere impiegati gli APR, al momento in fase sperimentale a Roma e Milano. Per la Guardia di Finanza ha preso la parola il tenente colonnello Cristino Alemanno che ha spiegato come potrebbero essere utilizzati i droni durante i loro interventi e quali sarebbero i vantaggi qualora usufruissero anche loro di questa tecnologia ancora in fase sperimentale. Il comandante (cv) Agostino Baldacchini della Guardia Costiera ha parlato della difesa del mare dalle origini fino a un futuro a medio termine. Attualmente non non è nel programma della Guardia Costiera di acquisire UAV (Unmanned Aerial Vehicle / aeromobili a pilotaggio remoto).  Il drone, per il Corpo Forestale dello stato, rappresentato dal commissario capo Marco di Fonzo, è uno strumento utile per le investigazioni sulle scene del crimine, ovvero gli incendi boschivi, e avvalendosi di questa tecnologia, partendo dal fuoco perimetrale, con l'ausilio di nuclei specializzati riescono a stringere le indagini sino ad arrivare al fulcro scatenante dell'incendio.

Per tutti l'utilizzo del drone è da prendere in considerazione laddove potrebbe esserci pericolo per l'uomo. Questo il concetto affrontato poi dall'ingegnere Andrea Maccapani della Selex ES, azienda che è una realtà aerospaziale nel panorama dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR), che ha evidenziato come potrebbe essere utilizzato uno UAV dalle "Blue forces" e in che modo potrebbe facilitare l'intervento dell'uomo al fine di evitare rischi durante operazioni, ad esempio, di difficile o impossibile accesso per monitorare zone come le discariche, o evitare che il personale venga esposto a possibili rischi ambientali, come i gas termici. Ogni specializzazione ha necessita diverse nell'utilizzo di questa tecnologia, e la Selex ES si sta adoperando per comprendere e soddisfare le diverse esigenze.

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Foto: Ph. Monica Palermo

23 maggio 2014

L'esercito apre il concorso ippico con il carosello dei Lancieri di Montebello. Medaglia d'argento a Roberto Cristofoletti


Roma, 23 maggio 2014 - Anche quest’anno l’Esercito partecipa al Concorso Ippico Internazionale di Piazza di Siena (82 CSIO). Nella prima giornata di ieri si sono esibiti i Lancieri di Montebello, spettacolari ed emozionanti come sempre, con il loro rinomato carosello di lance. Ad aprire lo spettacolo è stata la fanfara che, comandata dal capofanfara il sergente maggiore Salvatore Pinci, ha suonato famosi brani come Amazing Grace, la Marcia antica di F. Creux, e altre.


Il capitano Paolo Mezzanotte, con la sua maestria ha poi condotto i Lancieri nei loro famosi passi storici, dal salto con lance incrociate fino alla coinvolgente carica. Un’emozione unica poterla seguire da vicino. (A tal proposito un ringraziamento particolare alla disponibilità dei militari che mi hanno consentito di poterla ammirare e fotografare a distanza ravvicinata). A fine spettacolo la fanfara ha suonato l’inno di Mameli mentre la bandiera italiana veniva innalzata dai lancieri. Al termine del carosello un premio d'onore è stato consegnato al capitano Paolo Mezzanotte, per lo squadrone a cavallo, dal vice commissario della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) dott. Alberto De Nigro, accompagnato dal generale di divisione Paolo Gerometta, capo del I reparto SME, in rappresentanza del capo di stato maggiore dell'esercito.



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Foto: Ph. Monica Palermo

In mostra al Vittoriano la scultura di “Caligola” recuperata dalla Guardia di Finanza



Roma, 23 maggio 2014 - Circa tre anni fa la Guardia di Finanza riuscì a recuperare a Fiumicino una statua stava per essere trafugata in territorio estero, era stata ridotta in pezzi per essere facilmente inserita in un container con destinazione Svizzera.
La scultura dopo il sequestro venne affidata a un team di restauratori. Ora che la statua è stata ricomposta nella sua foggia originaria, dopo un laborioso e complesso restauro, è stata messa a disposizione del grande pubblico. Nasce così la mostra “Sulle tracce di Caligola. Storie di grandi recuperi della Guardia di Finanza al lago di Nemi”, ospitata al Complesso del Vittoriano dal 23 maggio al 22 giugno 2014 ad ingresso gratuito, con l’intento di dare visibilità agli interventi della Guardia di Finanza a salvaguardia dei beni dell’antichità a rischio di aggressione. Nella mattinata di ieri è stata data notizia alla stampa e nel pomeriggio è stata inaugurata la mostra.


A spiegare il lavoro svolto dagli uomini della guardia di finanza sono stati il colonnello t.St Cosimo Di Gesù, comandante nucleo polizia tributaria di Roma della GdF e il tenente colonnello Massimo Rossi, comandante gruppo tutela patrimonio archeologico - nucleo polizia tributaria di roma della gdf. La mostra, a cura della Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio, si avvale dei contributi di Louis Godart, consigliere per la conservazione del patrimonio artistico del presidente della repubblica italiana, Luigi Malnati, direttore generale per le antichità - ministero dei beni delle attività culturali e del turismo, Elena Calandra, soprintendente per i beni archeologici del Lazio, Giuseppina Ghini, direttore archeologo-soprintendenza per i beni archeologici del Lazio e di Massimo Rossi, comandante del gruppo tutela patrimonio archeologico - Nucleo polizia tributaria di Roma della guardia di finanza.
La colossale scultura, identificabile come Caligola in trono come Zeus, degli inizi del I secolo d.C., è formata da due frammenti di marmo di Thasos e rappresenta una figura maschile con mantello, seduta su un trono. A Caligola però manca ancora la testa e le Fiamme Gialle stanno ancora indagando per il suo ritrovamento, le ricerche vertono nell’ambiente antiquario capitolino, interessato a possedere l’opera potrebbe essere “un facoltoso industriale russo interessato all’acquisto per il tramite di un portaborse di Ginevra”, come scrive il comandante Massimo Rossi nella prefazione del catalogo “Sulle tracce di Caligola” (Gangemi Editore).


Oltre alla monumentale scultura, fulcro dell’evento, sono esposti per la prima volta al pubblico un insieme di manufatti marmorei e bronzei recuperati dall’indotto clandestino e correlati alla figura di Caligola, in quanto provenienti dal territorio nemorense e in particolare dalle navi dell’imperatore, dalla sua villa sul lago di Nemi e dal santuario di Diana Aricina.
In mostra si possono ammirare anche altri ritrovamenti, come un cratere marmoreo decorato con corsa di bighe della seconda metà del II secolo d.C., una statua marmorea di Apollo e una copia bronzea di cassetta con mano apotropaica (entrambe del II secolo d.C.) proveniente da una delle navi dell’Imperatore. Il pubblico potrà inoltre seguire il lavoro che la GdF compie a tutela dell’arte e del patrimonio archeologico, attraverso filmati e fotografie, nelle teche sono inoltre esposte attrezzature sequestrate ai “tombaroli”.

La Guardia di Finanza, corpo speciale di polizia alle dipendenze del ministro dell’economia e delle finanze, è organizzata secondo un assetto militare e fa parte integrante delle Forze Armate, oltre che delle forze di Polizia. Le Fiamme Gialle intervengono a tutela del patrimonio storico-archeologico, attraverso una specifica articolazione del Nucleo Polizia Tributaria Roma, il Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico, il cui compito è la salvaguardia dei siti a rischio di manomissione e il monitoraggio del mercato antiquario nazionale (con estensione in territorio estero attraverso la mutua assistenza rogatoriale), di concerto con le derivazioni periferiche del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e con le Autorità Giudiziarie procedenti (Procure della Repubblica e Avvocatura dello Stato).
Monica Palermo

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