Roma, 9 dicembre 2021 - Si è spenta questa notte a Roma Lina Wertmüller all'età di 93 anni. Una delle più grandi registe italiane. Era nata il 14 agosto 1928.
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Roma, 9 dicembre 2021 - Si è spenta questa notte a Roma Lina Wertmüller all'età di 93 anni. Una delle più grandi registe italiane. Era nata il 14 agosto 1928.
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Pompei, rialza la serranda la Taverna49
Alla guida del forno il maestro pizzaiolo Luigi Acciaio
Semplicità, creatività e qualità le parole d’ordine di questo nuovo corso
della pizzeria gourmet, ristorante e braceria
Pompei, 24 novembre 2021 - Si riaccendono i fornelli e torna ad ardere il fuoco nel forno di Taverna49 a Pompei. Superate, non senza difficoltà, le restrizioni dei periodi più difficili della pandemia e dei primi mesi della ripartenza (tra cui la limitazione del servizio ai tavoli al chiuso), Lorenzo, patron del ristorante e della pizzeria gourmet, dopo un’estate trascorsa nel suo locale nel Cilento, rialza la serranda di Taverna49 con rinnovato entusiasmo e una sempre necessaria dose di coraggio. E torna sulla scena gastronomica locale e regionale come meglio non si poteva.
Semplicità, creatività e qualità sono le parole d’ordine di questo nuovo corso.
Alla guida del forno, c’è tutta la conoscenza e l’esperienza di un personaggio carismatico del settore, come il maestro pizzaiolo Luigi Acciaio, artefice della pizza gourmet, “promossa” da prodotto “povero” a prodotto d’eccellenza, e attualmente presidente dell’Associazione Pizza Napoletana Gourmet.
La filosofia del locale sul tema pizza non lascia spazio a dubbi: lavorazione artigianale degli impasti, realizzati esclusivamente con lievito madre e farine di tipo 1, maturazione di 36-48 ore. Completano il quadro gli ingredienti di eccellenza utilizzati per dare colore e gusto agli impasti: si privilegiano naturalmente i prodotti del territorio, con un occhio particolare ai presidi Slow Food e a marchio Dop. Ci sono le novità anche nel menù, tra cui spiccano 6 Margherite diverse (con 6 tipi di pomodori diversi) e la pizza fritta con farine integrali.
Sul versante ristorazione, la proposta comprende come sempre una cucina tipica napoletana, reinterpretata in chiave moderna, e la braceria, che annovera carni altamente selezionate, provenienti da l’Italia e dal resto del mondo. Non a caso il nome del locale, in stile taverna, si rifà alla smorfia napoletana, in cui il 49 è “il pezzo di carne”.
Anche per la cucina i punti fermi restano la semplicità delle preparazioni, la creatività delle ricette e la qualità dei prodotti utilizzati. Esemplari, tra le novità del menù, sono la parmigiana servita avvolta in un croccante cannolo, gli gnocchi alla pizzaiola o gli ziti alla genovese in pentolaccia. Da bere ci sono le birre artigianali ma anche vini campani e italiani.
Info: TAVERNA49
Via Lepanto 238, 80045 Pompei (NA)
Info: 08119271294
Navigando in cerca di un vecchio video su come fare una carbonara, pasta che adoro, mi sono soffermata a vedere la #pubblicità proposta da #youtube e ne sono rimasta affascinata e con movimento dei succhi gastrici.
Dei preparati in polvere della linea #deliciou, per condire al sapore di bacon (per appunto una carbonara totalmente dietetica e vegana), proposti in 5 varianti, diverse tipologie di cibi, a zero calorie, zero carboidrati, zero proteine, quindi adatto a chi fa dieta #ketogenica o è #vegano, ed esattamente al gusto di bacon originale, formaggio, barbecue affumicato, speziato e acero.
Insomma c'è da sbizzarrirsi senza che ciò vada a discapito della linea. Di sicuro lo ordino, tanto più che le spese di spedizione sono a costo zero, con una spesa minima, e il tutto arriva del Nord Europa, dal Netherland esattamente.
Come racconta il fondatore di Deliciou, Kjetil Hansen "la nostra è una missione per rendere la cucina a base vegetale facile e deliziosa per tutti! Realizziamo una gamma di prodotti per aiutare tutti a gustare pasti a base di piante".
I prodotti al 100% naturali come scritto sul sito e certificati per molte tipologia dietetiche
INGREDIENTI NATURALI
• 100% vegetale
• No preservativi
• Niente cattivi
• Vegano
• Senza glutine
• Senza colesterolo
• Senza OGM
• Certificato Kosher
• Zero proteine animali
• Zero calorie, zero carboidrati e zero grassi per porzione
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Roma, 20 gennaio 2021 - (di Monica Palermo) In piena zona residenziale, con negozi e supermercati, è spuntata a Roma Nord ed esattamente a via di Vigna Stelluti.
Ce ne sta un'altro salendo da corso Francia.
Forse non tutti sanno che da anni Roma Nord è invasa da cinghiali, che, soprattutto se insieme ai cuccioli possono essere pericolosi. Ma invece di mettere segnaletica, non sarebbe opportuno far interessare la Forestale a questo evento?
I cinghiali entrano in proprietà private, nei comprensori, e seminano un po' il panico soprattutto se il condomino sta a spasso con il cane. Nessun avviso da parte delle istituzioni sul perché della segnaletica, e neanche avvisi su cosa fare in caso si avvistassero gli animali.
Richiede di rallentare o di arrestarsi (e non suonare) se gli animali attraversano la strada, danno segno di spavento o non si spostano.
Come riportato sul sito risarcimentofacile.it "E sotto il profilo della condotta diligente che la Pubblica Amministrazione è tenuta ad osservare, la Suprema Corte ricorda che, a tenore della norma di cui all’ art. 84, co. 2, Reg. Codice della Strada, il segnale di pericolo deve essere installato “quando esiste una reale situazione di pericolo sulla strada, non percepibile con tempestività da un conducente che osservi le normali regole di prudenza”.
In tale contesto, dove la pubblica amministrazione deve orientare la propria condotta a fini general-preventivi e sulla base di un principio di precauzione, “il pericolo deve essere considerato al fine di generare un obbligo della p.a. stessa di attivarsi a comprimerlo, con valutazione ex ante, trattandosi di una norma che orienta l’attività della p.a. in relazione alla situazione di rischio prospettabile nell’area in questione. L’obbligo insorge, dunque, quando vi sia pericolo concreto da “comprimere”.
Premesso, questo, però, la Cassazione chiarisce che ai fini dell’affermazione della responsabilità gravante sulla P.A. occorre valutare se, nel caso specifico, vi sia stata violazione di un precetto che, in riferimento al caso di specie, le imponeva di tenere una condotta di cautela e di salvaguardia dei fruitori della strada, “certamente non correlata all’obbligo generale di protezione e gestione della fauna, ma alla situazione di rischio di attraversamento della fauna in concreto sussistente in quel territorio.
E sotto il profilo della condotta diligente che la Pubblica Amministrazione è tenuta ad osservare, la Suprema Corte ricorda che, a tenore della norma di cui all’ art. 84, co. 2, Reg. Codice della Strada, il segnale di pericolo deve essere installato “quando esiste una reale situazione di pericolo sulla strada, non percepibile con tempestività da un conducente che osservi le normali regole di prudenza”.
In tale contesto, dove la pubblica amministrazione deve orientare la propria condotta a fini general-preventivi e sulla base di un principio di precauzione, “il pericolo deve essere considerato al fine di generare un obbligo della p.a. stessa di attivarsi a comprimerlo, con valutazione ex ante, trattandosi di una norma che orienta l’attività della p.a. in relazione alla situazione di rischio prospettabile nell’area in questione. L’obbligo insorge, dunque, quando vi sia pericolo concreto da “comprimere”.
Ma una domanda, siamo certi che la gente, vedendo questo segnale, poi pensa che potrebbero esserci famiglie di cinghiali vaganti? Non sarebbe opportuno anche indicarlo con qualcosa di scritto?
Come fatto notare da una signora iscritta in un gruppo facebook della zona, ci sono cartelli più appropriati, magari con sotto scritto "attenzione ai cinghiali, sono pericolosi". Penso che nessuno o quasi finora abbiano notato quei cartelli.