Via Veneto: Atmosfere old England e virtuale caccia alla volpe per Dani Del Secco D'Aragona al Boscolo Palace Hotel
Roma, 18 gennaio 2014 - La caccia alla volpe in Inghilterra è una pratica ancora in voga e apprezzata dalla Regina Elisabetta. Così la Marchesa Dani Del Secco d’Aragona, rimasta suggestionata da questo tema originale, lo ha scelto per una simpatica riunione "dolce vita" pensata dall’amico press agent Emilio Sturla Furnò.Una “volpe”, ovviamente, virtuale quella “cacciata” prima del brunch ideato dallo Chef stellato Max Mariola per il Boscolo Palace Hotel di Via Veneto 70. Un ricco menù per una trentina di amici tutti, rigorosamente, vestiti in stile old England.Per Dani mise griffata Hermes: lunghi stivali, pantaloni da cavallo, giacca Principe di Galles taglio sartoriale, guanti in pelle color giallo oro e una pregiata stola in volpe. “La volpe, sono io!” ha detto scherzosamente agli amici accorsi: tra loro i blasonati Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona, Carlo Massimo, Stefano Pignatelli, Orietta e Luigi Boncompagni Ludovisi, Daniela Pacelli, Giuseppe Ferrajoli, Ginevra Giovanelli, Luigi Catemario di Quadri.E ancora l’attrice Isabel Russinova con il marito Rodolfo Martinelli Carraresi, il MonsignorLuigi Casolini, Alfredo Pirri, Fulvio Rocco, Maurizio Masciopinto, Massimo Bomba.Ricco il menù con focacce miste, fritti misti e tempure, roastbeef con olio alla senape rucola e grana, mini saltimbocca, lasagna con verdure, risotto con rapa rossa e taleggio, vitella cotta a bassa temperatura e una variopinta selezione di mini dessert con panna cotta, bavarese e mousse alla ricotta.
Atmosfera allegra e amichevole, sotto l'occhio attento della responsabile degli eventi del Boscolo Palace Hotel Eva Querenghi, nel prezioso salone ricurvo dell’hotel - la Sala Cadorin - che porta il nome del pittore di origine veneta Guido Cadorin che l'affrescò con scene rappresentanti le eleganti riunioni degli anni Trenta, visibili anche dall'Ambasciata Americana.
Non poteva mancare una mascotte... la vivace Samantha la bassottina a pelo ruvido di Emilio Sturla Furnò.
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